Dopo un periodo contrassegnato da lavori “minori” come “Un certo giorno” (1968”), “I recuperanti” (1969), “Durante l’estate” (1971) e “La circostanza” (1974), Olmi realizza quello che indubbiamente rappresenta il suo capolavoro assoluto: L’albero degli zoccoli . Il film, che ottiene un inaspettato successo e che gli vale la Palma d’oro al Festival di Cannes, racconta un episodio di ingiustizia sociale sullo sfondo di un ambiente contadino, quello bergamasco, al quale il regista è molto legato. Nel 1982 fonda a Bassano del Grappa la scuola “Ipotesi Cinema” e dirige Camminacammina per poi tornare a girare documentari per la Rai.