Fondata dai Bulgari al seguito degli Unni, Bolgare anche grazie al fiume Cherio, ha avuto nei secoli un consistente sviluppo agricolo e poi industriale. Alcuni palazzi nobiliari e la chiesa parrocchiale testimoniano l’importanza assunta soprattutto nel XVII secolo
Storia
Le origini di Bolgare sono incerte, ma sono stati ritrovati vari reperti, spesso durante scavi irrigui stagionali, tra cui vari sepolcri contenenti lucerne, vasi lacrimali, monete di conio imperiale, varie lapidi e un’urna dedicata al dio delle acque Nettuno, ora conservata presso il museo archeologico Maffeiano di Verona. Anche l’etimologia del nome “Bolgare” non è ancora del tutto chiara, anche se Paolo Diacono, nella sua opera Historia Longobardum, fa derivare il nome da “Bulgare”, cioè luogo abitato da Bulgari: infatti nel 452 d.C. gli Unni scesero in Italia, seguiti dal corpo di spedizione dell’esercito bulgaro che si stanziò in questo territorio per qualche tempo.
Il paese venne distrutto una prima volta nel 1200 dai Milanesi nella ritirata dopo la sconfitta subita a Quinzano da parte dei Cremonesi. In seguito il paese venne confiscato ai Conti di Cortenuova. Nel 1329 divenne parte della Signoria dei Visconti.
Nel 1378 Bolgare venne distrutto una seconda volta dai Ghibellini di Brembilla, alleati ai Visconti. In seguito, essendo posto sul confine tra le due grandi potenze dell’epoca (Milano e Venezia), fu spesso teatro di cruenti battaglie. Il XVII secolo vide dapprima l’arrivo dei “bravi” del Conte Calepio (1610), che si scontrarono proprio a Bolgare con il Capitano di Bergamo; poi quello della “morte nera”, la peste, nel 1630. Dal ‘700 e poi per tutto l’800, il paese rafforzo’ nella connotazione di centro agricolo che perdurera’ fino a buona parte del XX secolo.
Dei primissimi insediamenti di epoca preromana e di quelli posteriori di epoca imperiale rimangono poche tracce, soprattutto lapidi e suppellettili funerarie, mentre per trovare resti di architetture e dipinti bisogna attendere il Medioevo. In questo lungo periodo storico, il Comune contava tre edifici fortificati (tra cui il castello al centro del paese di cui oggi ammirabile una bella torre del XII secolo.
Da vedere
Chiesa parrocchiale di S. Pietro
Consacrata nel 1594 sostituendo la primaria chiesa parrocchiale dedicata a San Martino vescovo. E’ molto probabile che l’attuale chiesa sorga sulle fondamenta del castello medievale. Una consistente ricostruzione ebbe inizio nel 1685, e la Chiesa venne riconsacrata nel 1739. Un ulteriore ampliamento fu eseguito nel 1878 ad opera dell’architetto Pietro Preda e la facciata fu inalzata nel 1904 su progetto dell’architetto Gaetano Galliziali.
Palazzo Berlendis
L’antica influenza veneta si nota negli affreschi di mano tiepolesca nel seicentesco Palazzo Berlendis, di cui sono da ammirare le sale affrescate ed il bel portone d’ingresso.
Palazzo Marenzi
Posteriore invece il Palazzo Marenzi, oggi sede del Municipio e della biblioteca comunale.
Santuario della Madonna dei campi
Risale al ‘500 e custodisce una bella statua lignea oggetto ancora oggi di profonda venerazione.
Mortini di San Chierico
Nel 1630 anche Bolgare fu colpita dalla peste. Per commemorare le vittime dell’epidemia, fu eretta in zona S. Chierico una piccola cappella, i “Mortini di Bondraccolo”, uno fra i luoghi di culto piu’ sentito dagli abitanti