Torre Pallavicina

Torre Pallavicina prende il nome dalla stupenda torre rinascimentale detta di Tristano. Nel suo territorio in riva al fiume Oglio, ha anche sede la direzione del Parco Oglio Nord

Storia

Prima del XIV secolo l’abitato si denominava Fiorano (Floranum), un toponimo che denuncia chiaramente la sua origine romana poiché deriva dal nome del colono romano Florus, che qui si costruì la sua fattoria in seguito all’operazione di centuriazione della pianura bergamasca avvenuta in epoca imperiale.

Nell’alto medioevo il territorio di Fiorano fu proprietà del monastero femminile di Santa Giulia di Brescia e poi di quello maschile benedettino di San Lorenzo di Cremona. Al XII secolo risale l’origine della chiesa romanica dei Santi Nazario e Celso, dipendente dalla pieve di Calcio.

La pianura orientale bergamasca e la Calciana nei primi decenni del XIV secolo risultavano quasi del tutto spopolate a causa delle guerre, prima tra Papato e Impero, e poi tra Guelfi e Ghibellini; lotte che coinvolsero soprattutto quest’area di confine tra i territori di Bergamo, Cremona e Brescia.

Nel 1366 le terre di Calcio, Pumenengo e Fiorano furono acquistati da Regina della Scala, moglie del duca Bernabò Visconti, che tentò in ogni modo di ripopolarli grazie ai vantaggiosi privilegi concessi dal marito alle sue proprietà. Nel 1380 la duchessa rivendette il suo feudo a vari proprietari: Fiorano ai Covi e Cropelli. Tutti i nuovi proprietari si alternavano nel governo del feudo (il cosiddetto Condominio della Calciana), che continuò a godere privilegi, esenzioni fiscali e ampie autonomie dallo stato centrale.

Ai Covo e ai Cropelli subentrò Tristano Sforza, che fece erigere la torre, dalla quale avrebbe poi preso nome il risorto villaggio. Infatti il primo insediamento sorto presso la torre si denominò Torre di Tristano e quando la sua unica figlia Elisabetta portò in dote l’intera proprietà al marito Galeazzo Pallavicino (1484), il villaggio mutò nome in Torre Pallavicina, nome che conserva tuttora.

Nei primi anni del Cinquecento Adalberto Pallavicino fece erigere presso la torre medievale lo splendido palazzo, probabilmente da architetti che allora operavano in Mantova, e fece scavare il Naviglio Pallavicino che ancor oggi irriga gran parte dell’alta pianura cremonese.

La conquista napoleonica del 1796 mise fine al feudo dei Condòmini; la Calciana e la Gera d’Adda furono aggregate a Bergamo.

Da vedere

Torre di Tristano

Chiesa di S. Maria in Campagna

Parco Oglio Nord

Museo della Civiltà contadina

Il Museo della Civiltà Contadina è nato nel 1995, per volere dell’ex sindaco Vittore Paloschi che ha donato la maggior parte degli oggettie sposti al suo interno. Il museo ha sede in un’unica sala adiacente alla biblioteca comunale ed espone oggetti e attrezzi da lavoro utilizzati dai contadini, ma anche utensili legati ad altre attività lavorative, come il barbiere o il falegname, e oggetti appartenenti alla vita domestica. Al suo interno si può ammirare anche una interessante raccolta di giocattoli risalenti agli anni ’30.

Link utili

Comune di Torre Pallavicina

Museo della Civiltà Contadina

Ostello del Parco Oglio Nord