Basilica di San Martino e Santa Maria Assunta

Comune: Treviglio

La prima chiesa parrocchiale risale al V secolo, quando venne eretto un piccolo edificio orientato nord-sud che occupava l’attuale zona presbiteriale.

Nell’XI secolo la chiesa fu trasformata in stile romanico e più canonicamente orientata lungo l’asse est-ovest. Sempre attorno al 1000venne edificato il campanile della basilica, inteso però come torre civica: venne annesso all’edificio sacro solo nel 1482. 

Ulteriori modifiche si ebbero tra Tre e Quattrocento, quando venne realizzato il campaniletto presente nella zona dell’abside e allo stile romanico si sovrappose quello gotico lombardo: vennero aperte le navate laterali e la chiesa fu sopralzata con un sistema di archi a sesto acuto, ancora visibili sotto le decorazioni settecentesche. Tra la fine del Quattrocento e l’inizio del Cinquecento l’edificio venne arricchito con pregevoli opere d’arte: il ciclo di affreschi con Storie della Vergine di Nicola Moietta nella Cappella Gotica e il Polittico di San Martino, di Bernardino Butinone e Bernardo Zenale, vero tesoro della Basilica, opera capitale per seguire il passaggio dell’arte lombarda dal Gotico al Rinascimento.

Al XVI secolo risalgono diversi affreschi delle pareti delle navate laterali e quelli di Giovanni Paolo Cavagna sul soffitto, oggi in parte occultati dalla decorazione a trompe l’oeil realizzata dai fratelli Galliari nel Settecento. Del Cavagna sono anche le grandi tele collocate nella zona presbiteriale, l’Ultima Cena, le Nozze mistiche di Santa Caterina e la Discesa della Manna.
Nella navata centrale si possono invece ammirare i teleri col ciclo della Vita di San Martino, realizzato da un altro noto pittore, Giovanni Stefano Doneda detto Montalto, tra il 1677 ed il 1682.
A catturare l’occhio nella navata centrale sono però anzitutto gli sfondati prospettici della volta eseguiti come detto sopra da Bernardino, Fabrizio e Giovanni Antonio Galliari, che realizzarono anche l’apertura del deambulatorio e diverse cappelle laterali.

Tra le tante opere d’arte che si possono ammirare all’interno della Basilica è d’obbligo segnalare le tele di Camillo Procaccini (Assunzione e Annunciazione) e del Genovesino (San Gerolamo, nell’ambulacro dietro l’altare).
Pregevoli anche le decorazioni e le opere lignee conservate nella sagrestia, tra cui una Madonna con il Bambino e la cinquecentesca Adorazione dei Pastori di Angelo del Maino (1515 ca.), che viene esposta in Basilica in occasione del Natale.
Il coro ligneo è realizzato su disegno del Lanaro; il fonte battesimale, risale al 1529 con intagli seicenteschi.
Da notare infine le raffinate decorazioni in cotto che circondano le grandi finestre della navata centrale, ben visibili sulla facciata esterna.

La facciata della Basilica è stata realizzata nel 1740 su progetto dell’architetto Giovanni Ruggeri: leggermente concava, è un bell’esempio dello stile tardo-barocco.