Nel 1959 è la volta del grande schermo, formato a cui il regista approda con il lungometraggio “Il tempo si è fermato” . Nonostante il passaggio ad un cinema più narrativo, Olmi non abbandona il documentario, genere che viene però “relegato” alla televisione. Nel 1961, grazie all’aiuto di alcuni amici, realizza “Il posto”. Il film, che trova una distribuzione internazionale e un riscontro molto positivo da parte della critica (tanto da aggiudicarsi il premio della critica della Mostra del cinema di Venezia del 1961), permette a Olmi di fondare a Milano la società 22 dicembre con cui finanziare giovani autori. Seguono “I fidanzati” (1963) ed “E venne un uomo” (1965).