Le origini di un predestinato

Ermanno Olmi nasce a Bergamo (quartiere Malpensata) nel 1931 e ancora piccolo si trasferisce a Treviglio. Quest’ultima è ritenuta da molte fonti, erroneamente, la sua città natale nonostante lo stesso regista, durante alcune interviste, abbia smentito il tutto. Di famiglia profondamente cattolica (elemento che certamente influirà nella sua filmografia) rimane precocemente orfano di padre. Non avendo portato a termine gli studi, e intenzionato a trovare una fonte di sostegno da affiancare ai corsi di recitazione all’Accademia di Arte Drammatica a Milano, trova lavoro come fattorino presso la società elettrica Edisonvolta. Qui, spinto da un’incontenibile curiosità per il mondo dello spettacolo, si occupa delle attività ricreative dell’azienda. Nella primavera del 1951, uno spettacolo di varietà da lui scritto e allestito al teatro della Triennale ottiene un successo tale che i dirigenti della Edisonvolta accettano di affidare a Olmi una vera e propria sezione cinema. Pur non avendo alcuna esperienza alle spalle, Olmi sfrutta l’occasione per dimostrare tutto il suo talento e nel 1953 esordisce dietro la macchina da presa con il documentario “La diga del ghiacciaio”, a cui seguirono moltissimi altri fino all’inizio degli anni sessanta.

La diga del ghiacciaio (1953)

La diga del ghiacciaio (1953)