Comune: Mornico al Serio
Palazzo Terzi Dolci è un imponente complesso settecentesco, citato dallo storico Cesare Cantù come una delle ville più note della bergamasca e definito “Villa di delizie”. È probabile che originariamente il palazzo appartenesse alla nobile famiglia Del Negro, l’ultimo discendente della quale è Giovan Battista Del Negro. La villa passa poi ai parenti Alessandri, che già possedevano un palazzo sulla stessa via, e più precisamente alla contessa Giulia Alessandri, che aveva sposato nel 1747 il marchese Antonio Terzi. Il figlio di costui, Luigi, nel 1769 sposa la contessa Maria Malabaila di Canale, eredita il palazzo di Mornico e decide di sistemarlo. Si rivolge pertanto all’architetto Giacomo Quarenghi che in quel periodo –intorno al 1785- si trova a Roma. Quarenghi invia al marchese il progetto di ristrutturazione richiesto. Agli inizi del Novecento il palazzo fu messo in vendita ed acquistato dalla Famiglia Dolci di Morbegno.
Purtroppo ai nostri giorni il palazzo ha perduto l’antico splendore, di cui tuttavia si può avere un’idea osservando ciò che rimane.
Le quattro ali del complesso – che corre parallelo alla strada Calciana– si articolano intorno ad una vasta corte quadrata.
La costruzione è suddivisa su tre livelli. L’ala nord, ancora abitata, presenta sul davanti un porticato le cui arcate a tutto sesto del poggiano su colonne tuscaniche e una sequenza di sale con volte a stucco all’interno. Nella parte sud, oltre il maestoso portale in pietra, vi è l’androne d’ingresso che termina in un passaggio a volta, che corre lungo tutto il corpo di strada e dà accesso sul lato destro alle cucine e alle sale da pranzo dell’agriturismo che attualmente ospita e sulla sinistra ad un ampio scalone a tre rampe, che un tempo costituiva l’ingresso al primo piano, dov’è tuttora la cappella di famiglia dedicata alla Vergine Addolorata, recentemente restaurata. inoltre consentiva di raggiungere nell’ala occidentale un salone di eccezionale ampiezza, un tempo fastoso, dove si tenevano ricevimenti, balli e concerti.
A nord del palazzo sorge un casino, il padiglione di caccia, probabilmente anch’esso progettato da Giacomo Quarenghi. Il padiglione è a pianta rettangolare, a due piani collegati da una scaletta a chiocciola in pietra inserita in una torre cilindrica che dà accesso ad un loggiato e ad una piccola sala. Al piano terra un portico a tre fornici conduce ad una sala con volta decorata a stucco che un tempo ospitava anche un affresco con le Quattro stagioni.
Ora il palazzo è sede dell’agriturismo Villa Delizia