Cascina Castello è evidentemente il set ideale per ambientare storie. Ermanno Olmi ne fece la casa padronale del suo capolavoro “L’albero degli zoccoli” e l’immaginario popolare vide sostarvi una principessa…
Cascina Castello conserva nel nome la memoria storica dell’area che occupa.
Nel XII anche a Mornico venne eretto un castello. In origine pare avesse una cinta muraria e quattro torri, ma della costruzione originaria non rimane praticamente nulla. La cascina attuale si è insediata in quello che doveva essere un locale di servizio del maniero. La torre nord, fiancheggiata dalla casa padronale, è seicentesca; il lato sud, con stalle e fienili, presenta un loggiato su colonne cilindriche forse quattrocentesche.
Le origini della cascina sono incerte; ma almeno uno dei personaggi che (forse) passò da lì non ha contorni meglio definiti e infatti si è perso in una leggenda…
“Si narra che tanto tempo fa una principessa Gonzaga venne invitata ad un ballo a Mantova, la principale delle città rette dalla famiglia. La principessa partì il mattino presto a bordo della sua carrozza. Dopo molte ore scese la notte e scoppiò un violento temporale. La principessa decise allora di interrompere il viaggio e si riparò presso la Cascina di Mornico. Durante la notte i tuoni erano così forti da far tremare anche i più coraggiosi. La principessa, spaventata dai rumori, si impigliò nella collana di perle che indossava e la ruppe. Le perle caddero sulle assi di legno del pavimento e si persero tra le fessure.
La principessa non riuscì a recuperarle e si racconta che chiunque le trovi avrà eterna fortuna”.
Oggi la Cascina è disabitata ma forse un giorno qualcuno vi entrerà nuovamente e chissà… potrebbe scorgere un luccichìo tra il legno del pavimento…