La chiesa che viene mostrata in diverse scene del film (l’incontro in sagrestia di Batistì e della moglie con il parroco, l’omelia della Messa per la ricorrenza della Madonna delle Lacrime, il matrimonio degli sposi) nella realtà è la somma di ben tre chiese diverse: ecco quali.
Ermanno Olmi la ricrea montando riprese effettuate in due luoghi e due edifici diversi: l’esterno appartiene infatti alla chiesa di San Nicolò di Cividate, caratterizzata da una bella facciata neoclassica, di un’eleganza morbida che non era possibile trovare nella parrocchiale di Sant’Alessandro di Cortenuova a cui appartengono gli interni: la facciata di quest’ultima è infatti improntata alle rigide forme del tempio classico, diversa e lontana dai modelli che il regista intendeva per la chiesa di un borgo rurale. Gli interni invece soddisfacevano appieno le sue idee, cosa che invece la chiesa di Cividate, di stile barocco, non faceva.
Il campanile della chiesa, ancora, appartiene a un terzo set: è quello della chiesa di S. Giovanni Battista a Cortenuova di Sopra, frazione di Martinengo.