Natura e Parchi

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IL PARCO DEL FIUME SERIO

A cavallo delle province di Bergamo e Cremona si trova il Parco del Fiume Serio, un’area protetta dal 1973. Il Parco si sviluppa da nord a sud, da Seriate fino alla sua foce nell’Adda nei pressi di Montodine. Un luogo pittoresco  dove si alternano immagini di zone agricole punteggiate di alberi e cascine , immagini di placidi fiumi affiancati da antichi centri urbani. Un’immersione nella tranquillità della natura alla scoperta della ricchissima flora e fauna del territorio.

LA FLORA E LA FAUNA


L’elemento caratterizzante un Parco fluviale è l’acqua così gli ecosistemi presenti si possono caratterizzare a seconda della distanza dall’alveo fluviale:

  • i boschi umidi che occupano le sponde;
  • i prati umidi nelle zone sud del Parco;
  • i praticelli aridi della zona nord;
  • i prati umidi bagnati dalle piene;
  • gli ambienti agricoli nella fascia esterna al fiume;
    La presenza di un paesaggio ricco e variegato è alla base della presenza di molteplici ecosistemi all’interno dei quali si sviluppano una flora e una fauna adattate a specifiche condizioni ambientali.

Mantenere questo paesaggio è la base per conservare la biodiversità, cioè la varietà di specie e di patrimoni genetici presenti all’interno del Parco.

L’ORTO BOTANICO “G. LONGHI” DI ROMANO DI LOMBARDIA
Visualizza la mappa per arrivare all’orto botanico , la sua planimetria e il depliant informativo

Per tutti gli amanti della natura, grandi e piccoli, l’orto botanico offre  un’esperienza didattica che va al di la della semplice osservazione di quanto esposto (alberi, fioriture, ambienti), ed è in grado proporre attività di tipo interattivo, tale da consentire un’esperienza diretta delle caratteristiche e proprietà degli ecosistemi rappresentati, senza necessariamente limitarsi ai soli aspetti vegetali.
La presenza di specie rare e protette permette di evidenziare le tematiche relative alla protezione della natura ed alla conservazione degli ecosistemi, attraverso la rappresentazione in uno spazio limitato di un insieme di specie difficilmente osservabili in ambienti naturali. Da non perdere il “Giardino dei frutti dimenticati”, uno spazio dove sono ospitate 100 essenze da frutta di numerose specie ta le quali: melo da fiore, melo cotogno, pero, ciliegio, uva ecc. Il fine formativo di quest’area è mostrare la grande varietà di frutti che l’uomo è stato in grado di ottenere e che costituiscono oggi un patrimonioda conservare.

Esempi di attività pratiche

Alla scoperta delle piante e dei fiori

Per le scuole elementari e medie inferiori, un esempio di attività pratica realizzabile con attrezzature minime è rappresentata dalla ricerca e identificazione delle specie all’interno dell’orto. Lo scopo deve essere quello di osservare in vivo specie che non si conoscevano o che si erano viste solo in disegni o fotografie, questa volta osservate in ambientazioni che sono simili agli ambienti naturali dove queste specie si rinvengono, dando quindi un’idea della diversità sia a livello di specie che di ecosistema. Lo svolgimento avviene suddividendo in gruppi i ragazzi, consegnando a ciascun gruppo delle tavole con immagini di diverse specie ed un foglio su cui è richiesto di identificare alcune caratteristiche quali la presenza di foglie, fiori, frutti ed il settore all’interno del quale sono presenti.

Attività realizzabili con le scuole medie superiori

Prescindendo dalla possibilità per istituti tecnici ad orientamento specifico di svolgere periodi di tirocinio per singoli studenti, le attività possono essere legate ad un avvicinamento alle tecniche di analisi ambientale ed alla descrizione degli ambienti vegetali, con livelli di approfondimento maggiore rispetto alle classi dei cicli precedenti.

Gli scopi di questa attività sono rappresentati dalla ricerca di un approfondimento della conoscenza della vita delle piante e della conoscenza della biologia, della morfologia, delle forme biologiche o dei caratteri sistematici distintivi. Tra i dati ambientali che si può proporre di rilevare, con la necessità di una minima attrezzatura, vi sono alcuni parametri ecologici fondamentali, quali la luminosità, la temperatura del suolo, e le loro variazioni stagionali

Ecosistemi acquatici

I due specchi d’acqua presenti nell’orto, possono dare lo spunto per la definizione di diversi ambienti acquatici, dotati di specifiche caratteristiche fisiche, chimiche e biologiche. Attraverso il rilevamento di alcuni parametri fondamentali ci si avvicina alle tecniche di campionamento e alla comprensione delle relazioni tra fattori abiotici e fattori biotici.

Attività scientifiche

Gli orti botanici moderni sono generalmente ad impostazione naturalistica o botanica applicata, gravitando nell’ambito delle ricerche sistematiche, ecologiche, conservazionistiche, di base o applicate alle piante utili.Gli obiettivi di queste attività sono volti ad una maggiore conoscenza del mondo vegetale attraverso la raccolta di dati, conservazione della biodiversità, diffusione delle informazioni e sensibilizzazione del pubblico, corsi di specializzazione e stages.

Attività didattiche

Le attività didattiche nell’orto botanico sono inserite nel programma didattico che annualmente viene proposto dal Parco alle scuole di ogni ordine e grado e che coinvolge annualmente circa 150 classi (comprendenti la somma delle scuole locali e delle scuole aderenti al programma regionale “Sistema Parchi”) molte delle quali svolgono la loro attività all’interno dell’Orto botanico.L’orto inoltre è aperto per il pubblico adulto la terza domenica del mese tra aprile e ottobre con in particolare una “festa di primavera” che si svolge ogni anno l’ultima domenica del mese di maggio nell’ambito della manifestazione organizzata da Regione Lombardia “Di Parco in Parco”.

GLI ITINERARI
Ecco a voi alcuni imperdibili itinerari da fare con tutta la famiglia!

Ghisalba-Romano di Lombardia –>    Visualizza la mappa e l’itinerario

Seriate -Ghisalba –> Visualizza  la mappa e l’itinerario
Romano -Sergnano –> Visualizza la mappa e l’itinerario
Come arrivare nel Parco del Serio
In auto

Dall’autostrada A4 uscita di Seriate
Da Milano sud dalla Paullese fino a Crema
Da Milano est percorrendo la Rivoltana e proseguendo per Brescia fino a Mozzanica
Da Bergamo percorrendo la statale per Crema
Da Cremona percorrendo la Paullese fino a Madignano e Crema

In treno

Stazioni:
Milano – Venezia fermata di Romano di Lombardia
Cremona – Treviglio fermate di Crema e Madignano

 

IL PARCO DELL’OGLIO NORD

Il Parco è stato istituito nel 1988 e comprende 34 comuni tra i quali Calcio, Cividate al Piano, Pumenengo, Torre Pallavicina. Il  territorio del Parco dell’Oglio Nord si estende dall’uscita del fiume del lago d’Iseo fino a Gabbioneta Binanuova, dove ha inizio il Parco dell’Oglio Sud. In pianura il fiume scorre all’interno di un territorio dove sono presenti vaste aree agricole intervallate da residui di boschi molto interessanti da un punto di vista naturalistico:  nel Parco sono state istituite ben sette Riserve Naturali, delle quali una in territorio di Pumenengo ed una in territorio  di Torre Pallavicina. La vegetazione lungo il fiume varia da zona a zona: dove è abbondante la presenza ghiaiosa si trovano fasce erbacee; dove vi sono depositi di limo sono presenti salici, dove il terreno risulta più stabilizzato compaiono zone boscate, con pioppi, aceri, querce e sottobosco arbustivo. All’interno del parco è presente una ricca varietà di animali. Notevoli le presenze architettoniche come il castello Silvestri di Calcio, il castello di Cividate al Piano e la Torre di Tristano a Torre Pallavicina.

Torre Pallavicina e Pumenengo

Tra i lembi di bosco che si trovano lungo il fiume rivestono una grande importanza il “Boschetto della Cascina campagna” (Pumenengo) e “Il bosco dell’Isola” (Torre Pallavicina) entrambi tutelati come riserve naturali. Queste riserve godono di un panorama davvero suggestivo per un’immersione nella tranquillità della natura.
Per i più golosi da non perdere l’Ostello Molino del Basso.
L’Ostello del Parco Oglio Nord é ubicato a Torre Pallavicina, piccolo paese della provincia di Bergamo ricco di tradizioni e di storia, nel centro del parco, posto al confine con le provincie di Brescia e Cremona
É un ottimo punto di partenza per visitare le bellezze del parco e gustare le specialitá tipiche locali.

Il progetto

“ Molino di basso ” è l’Ostello che il Parco Oglio Nord ha realizzato recuperando un immobile diroccato sulle rive dell’Oglio nel Comune di Torre Pallavicina ( BG ).
Il progetto dell’ Ostello rientra nella azioni previste dal programma regionale nell’ambito di “Nuova generazione di Idee. Le politiche e le linee di intervento per i giovani della Regione Lombardia”.
L’obiettivo: Proporre azioni innovative che consentano ai giovani di aumentare conoscenze, competenze e capacità . Come realizzarlo ? Come Parco Oglio Nord abbiamo scelto la strada della partnership:
scelta impegnativa ce ne rendiamo conto, ma che riteniamo essere quella che puà sviluppare al massimo le potenzialità di un luogo così
denso di significati per chi abita le nostre terre e non solo. In questo impegnativo percorso abbiamo individuato 4 partner che hanno contribuito, ognuno con le
proprie specificità al varo di un percorso che si dovrà snodare su quattro direttrici:

I. CULT URALE La conservazione e la riscoperta delle tradizioni popolari legate al fiume Oglio.
II. AMBIENTALE l’ educazione ambientale delle vecchie e nuove generazioni.
III. SOCIALE L’ inclusione lavorativa e non solo delle persone in stato di fragilité.
IV. ECONOMICA La valorizzazione turistica del territorio attraverso la messa a disposizione di una struttura ricettiva di qualità la promozione e la vendita di prodotti
enogastronomici del territorio.

 

Fontanella e i suoi fontanili

Per tutti gli appasionati di flora e fauna un invito a visitare i fontanili che ancora oggi permangono in alcuni comuni della pianura e ne caratterizzano il paesaggio agrario; in particolare si citano le sorgenti di Fara Olivana, Isso e Fontanella, che un tempo irrigavano la pianura posta ad est del fiume Serio.

 

Fonti:
– Testi e immagini prese dal sito del Parco del Serio: http://www.parcodelserio.it/
– Descrizioni tratte da “I Luoghi della Natura” a cura di Barbara Oggionni. Collana “Alla scoperta della pianura bergamasca”

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