Comune: Cortenuova
Il palazzo poco successivo alla metà del Settecento, ed è realizzato su progetto di Filippo Alessandri, in un momento successivo alla Villa Terzi di Trescore, opera dello stesso architetto. La villa era un luogo di villeggiatura, ma anche cuore dell’azienda agricola della famiglia Colleoni. La struttura è infatti caratterizzata da due lunghe ali laterali che affiancano il corpo centrale. Bella e armoniosa è la sequenza architettonica dei portici a doppio ordine, aperti e ad arco ribassato al piano terra, tamponati con sequenza ritmata di aperture al piano superiore. Nella campata centrale si eleva un alzato a cento concluso da timpano convesso. L’accesso carrale situato sul lato orientale reca lo stemma della famiglia in pietra di Sarnico.
Una cortina continua sul retro forma un’ampia corte rettangolare.
L’edificio è a pianta quadrata, su due piani, e si affaccia sul più tardo giardino all’inglese. Il fronte è tripartito da lesene e la campata centrale si differenzia sia per l’alto timpano curvilineo sia per la serrata disposizione delle strette e alte aperture.
Al pianterreno un atrio introduce al grande salone; in origine era affiancato lateralmente da due scalinate speculari in pietra di Sarnico che salivano al piano nobile; dall’inizio del XIX secolo resta solo quella di destra. Affrescata sul soffitto a padiglione del salone vi è l’Aurora di Francesco Domeneghini, databile tra la fine dell’Ottocento e l’inizio del XX secolo.
Sulla parete destra della sala si trova un monumentale camino in pietra arenaria decorato a stucco con angeli che reggono una corona che racchiude due stemmi: uno colleonesco, con il leone, e l’altro cardinalizio.
Gli stessi stemmi – identici, se non fosse per l’assenza del leone– sono visibili sulla facciata interna della corte, racchiusi da eleganti cartigli che sormontano volti fortemente realistici. Al piano superiore un secondo salone si affaccia verso il giardino inglese.