Cavernago

Nel territorio di Cavernago sorgono ben due castelli rinascimentali, perfettamente conservati. Entrambi debbono il proprio sviluppo al grande condottiero Bartolomeo Colleoni che, soprattutto di quello di Malpaga, ne fece il proprio quartier generale

Storia

Il territorio di Cavernago rivela evidenti tracce della centuriazione romana del periodo imperiale. Il nome stesso dell’abitato è  di origine prediale; deriva cioè dal nome del primo colono, Caprinius,  proprietario di queste terre, da cui prese nome il Fundus Capriniacus, divenuto in seguito Capriniacum e poi Cavernacum.

I recenti scavi presso la cascina Alessandra (1978-1983) hanno messo in luce i resti di una grande villa rustica (fattoria) abitata dal I secolo avanti Cristo fin oltre il secolo IV dopo Cristo.

Con l’avvento del Sacro Romano Impero e la nascita del feudalesimo (IX-XI secolo) si eressero castelli al centro dei grandi possedimenti feudali. Sul finire del secolo XI i Canonici della cattedrale di S. Vincenzo di Bergamo, dopo aver acquisito le terre e il castello di Calcinate, entrarono in possesso anche dei terreni di Cavernago e vi eressero un castelletto, o meglio, una fattoria fortificata.

In epoca comunale (XII-XIV secolo) Cavernago fece parte integrante del comune rurale di Calcinate, godendo, però, di una certa autonomia. Tra la fine del XII e l’inizio del XIII secolo la potente famiglia dei Bedeschi, che dominava su Ghisalba e sulla sua pieve, fece erigere un castello per controllare le importanti vie di comunicazione. Il castello si chiamò “Malpaga” dal nome della campagna sulla quale fu eretto (termine che indicava una terra di scarsa produttività agricola). Nei primi decenni del XIII secolo, in previsione della guerra tra Federico II e la seconda Lega lombarda, il castello di Malpaga con altri fortilizi di pianura fu  ceduto al comune di Bergamo, che lo tenne fino alla sua vendita a Bartolomeo Colleoni. Nel 1456 il Capitano acquistò da Bergamo per 100 ducati d’oro le terre e il castello di Malpaga e diede subito inizio ai lavori di restauro e di ampliamento per trasformarlo in una splendida residenza rinascimentale. Nel 1458 vi andò ad abitare con la sua corte anche se la famiglia continuò a risiedere ufficialmente nel palazzo di Martinengo (la cosiddetta “Casa del Capitano”). Qualche anno dopo, nel 1470, il Colleoni prese in affitto dai canonici di San Vincenzo le terre e il castelletto di Cavernago, che poi acquistò nel 1473. Subito dopo ottenne da Venezia la separazione di Malpaga e Cavernago dai rispettivi comuni di appartenenza, costituendoli in una nuova unità amministrativa.

Per oltre un secolo i discendenti del Capitano alternarono i loro soggiorni tra il castello di Malpaga e i loro palazzi cittadini di Bergamo e Brescia. Si deve al conte Francesco Martinengo Colleoni, anch’egli valoroso capitano di ventura al servizio del Duca di Savoia, la completa ricostruzione del castelletto di Cavernago, che fu sostituito da un grandioso palazzo, che inglobò parte dell’edificio precedente. Il nuovo edificio fu completato nei primi anni del Seicento.

La caduta della Repubblica di Venezia in seguito all’occupazione napoleonica del 1797, mise fine al feudo e Cavernago cominciò ad assumere le caratteristiche di borgo agricolo: le coltivazioni predominanti erano quelle di frumento e granoturco. Restano, ai margini del centro abitato, numerosi esempi di cascinali, alcuni utilizzati, altri caduti in disuso. Sotto la dominazione austriaca del Regno Lombardo Veneto, i due piccoli centri furono riuniti in un solo comune, che aveva sede in Cavernago, mentre la sede parrocchiale rimase a Malpaga.

Da vedere

Castello di Malpaga

Castello di Cavernago

Parco del Serio

Chiesa di San Marco a Cavernago

Chiesa di San Giovanni Battista a Malpaga

Link utili

Comune di Cavernago

Sito ufficiale del Parco Del Serio

Parrocchie di Cavernago-Malpaga