La storia
L’origine della struttura risale al 1243. Il castello è posto in posizione strategica, al crocevia tra le provincie di Milano, Bergamo e Brescia; nel 1470 venne acquistato dal celebre condottiero Bartolomeo Colleoni, che vi apportò importanti modifiche. Il castello dopo esser stato acquistato dai conti Giovannelli prima e dal conte Mazzotti Biancinelli poi, ora è di proprietà di un erede del principe Gonzaga di Vescovato.
La struttura
La costruzione attuale è caratterizzata da uno stile barocco risalente al Seicento, con un grande cortile a doppio loggiato. L’edificio, a pianta quadrata, è privo di merlatura e di camminamenti di ronda: da questi elementi si può intuire che non si tratta di una fortezza militare, come lo è per esempio il vicino castello di Malpaga, ma che fu concepito come residenza familiare. Questo suo principale scopo è dimostrato anche dalla presenza di numerose finestre su ogni facciata, che sottolineano il suo carattere funzionale e residenziale. Il castello era dotato anche di un ponte levatoio, di un fossato, di un pozzo centrale e di un grande giardino. Archi a tutto sesto, affreschi, porticati, colonne in stile tuscanico e ionico caratterizzano la struttura interna.
Sulla facciata principale è esposto il simbolo in marmo del casato Martinengo: la grande aquila circondata dal collare dell’Annunziata.
Il castello fu utilizzato come archivio e biblioteca governativa durante la seconda guerra mondiale.