Chiesa di San Lorenzo

Comune: Ghisalba

La chiesa parrocchiale di San Lorenzo risale ai primissimi decenni successivi alla caduta dell’impero romano. Era infatti la chiesa plebana di una delle più antiche pievi bergamasche, documentata fin dal VI secolo: ciò significa che era il luogo sacro preposto alla somministrazione dei sacramenti al quale facevano capo vari centri del territorio bergamasco. Forse proprio dalla funzione battesimale della chiesa Ghisalba prende il nome (da ecclesia alba, cioè bianca in riferimento alle candide vesti dei battezzandi), o forse il nome lo si deve semplicemente al colore bianco della pietra.

L’antica chiesa sorgeva sulle rovine del tempio pagano dedicato a Giove, ma questa oggi ha lasciato il posto al grandioso edificio neoclassico progettato dall’architetto milanese Luigi Cagnola, autore anche dell’Arco della Pace di Milano. Per questo progetto Cagnola si ispirò al Pantheon di Agrippa a Roma. I lavori iniziarono nel 1821 e terminarono nel 1834, anno di consacrazione.

Sul fronte vi è un solenne e maestoso pronao rialzato, formato da quattordici colonne con capitelli a foglia d’acanto. Le colonne furono intonacate e dipinte a fresco dal decoratore bergamasco Angelo Pasinetti nel 1975.
Varcato il grande portale (m. 3,10 x m. 5,80) ricavato da un solo blocco di noce, si entra in una vasta aula circolare di una solennità contenuta, accentuata dal fascio di luce che piove dalla sommità della cupola, copia di quella del Pantheon – con l’unica differenza di avere la sommità vetrata. La fioca luce proveniente dai dodici finestroni e dall’oculo della cupola, originando luci ed ombre conferisce a tutto l’edificio un senso di mistero e di infinito.
L’altare maggiore (1831-33) è ancora opera Cagnola ed è formato da un alto stilobate rivestito di marmo giallo venato, da otto colonne in marmo verde di Varallo con basi e capitelli laminati in oro zecchino e dal timpano in marmo bianco di Carrara.
La possente cupola fu affrescata dal ticinese Francesco Tencalla (1828-30) e ridipinta ex novo dal decoratore bergamasco Angelo Pasinetti di Borgo di Terzo nel 1975. Questi dipinse anche la parete cilindrica e le semicolonne.

Le tre pale che ornano gli altari provengono dall’antica chiesa, e sono opera del celebre pittore bergamasco Gianpaolo Cavagna (1556-1627).